domenica 11 novembre 2012

ROCK N’ROLL IS HERE TO STAY

Shock n'Roll

Elvis Presley, Eddie Cochran, Buddy Holly, Gene Vincent, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Wanda Jackson, Fats Domino, Bill Haley
BY RED VERIL


Premettendo che non mi piace limitare la musica ad un genere, sarebbe impossibile conoscere le band che hanno percorso il nostro pianeta nell’ultimo secolo, senza un minimo di catalogazione.
Nessun genere nasce dal nulla: ogni sette anni circa c’è un completo rinnovo generazionale che sconvolge completamente i canoni sonori e visivi della musica.
Ovviamente, è un’esagerazione, anche perché tra un rinnovo e l’altro nascono infiniti sottogeneri, crossover e stili completamente diversi.
In linea di massima però può essere comodo considerare questo ricambio, per cui possiamo considerare l’anno dell’esplosione del rock n’roll come 1956.
Il rock ha le sue radici nel blues, blue grass, country, gospel e più in generale nella mescolanza tra la musica “bianca” del ‘900 e la musica “nera” che derivava dai canti africani.
Ovviamente stiamo parlando dell’America degli anni ’50 dove ancora vigeva il segregazionismo. Per cui questo mescolamento all’epoca fu una rivoluzione completa. Una rivoluzione partita nelle grandi città come Memphis, Detroit, Chicago e Cleveland.
Insomma, stiamo parlando della generazione di musicisti che ha visto il terrore e la morte della seconda Guerra Mondiale e che volevano vita, divertimento, volevano ballare e fare l’amore.
Sì, perché rock n’roll era uno slang americano che indicava proprio l’atto sessuale, il modo più efficace di portare vita in un mondo nel quale era ancora vivo il ricordo della guerra.
E i balli erano sempre più scatenati: dal boogie woogie a twist e a tutte le altre mosse sempre più “esplicite” o esagerate!
Insomma, nel 1956, Carl Perkins se ne esce con Blue Suede Shoes, Little Richard con Long Tall Sally.
E poi nascono tutti i grandi nomi del genere come Elvis, Jerry Lee Lewis, Buddy Holly, Fats Domino, Gene Vincent, Johnny Cash, Eddie Chockran… Chuck Berry, i cui concerti erano capaci di mescolare il pubblico bianco e quello di colore allora divisi dalle transenne!
Certo, c’erano dei precedenti come Bill Halley And His Comets che portarono Rock Around The Clock alla luce nel 1954; ma Bill era troppo distante dai ragazzi che facevano fatica a riconoscersi in un uomo come lui e quindi iniziò anche quel fenomeno della musica da teenagers che si vedevano riflessi nelle canzoni di autori più giovani.
Ma il sogno finì d’improvviso verso la fine degli anni ’50: Buddy Holly morì in un tragico incidente aereo e quel giorno fu ribattezzato “il giorno in cui la musica morì”.
Insomma, via via gli eroi di una generazione scompaiono, Elvis si arruola, Little Richard diventa un predicatore, Jerry Lee e Chuck Berry vengono coinvolti in numerosi scandali.
Inoltre a livello commerciale si stavano imponendo le ballate d’amore rispetto ai pezzacci rock, ma ad ogni fine corrisponde un nuovo inizio di cui parleremo nel prossimo numero: i favolosi anni ’60!


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