Biscuit
Suicide & Co
“A Ferrara
Il Rock è vivo”
Come un
semplice spettacolo si è trasformato in un festival al coperto
Santa Maria
Maddalena – Al Jolly Rogersabato 24 novembre 2012, tra le 21 e le 3 di domenica mattina è andato in scena
un vero e proprio mini festival rock al coperto che ha raccolto molto della
scena musicale di Ferrara e dintorni.
I Biscuit Suicide hanno pensato di
trasformare la loro data al Jolly Roger in un evento che potesse dare spazio a
chiunque volesse mettersi alla prova e suonare. Purtroppo proprio loro hanno
dovuto rinunciare ad esibirsi a causa del malore del loro bassista Federico Puviani ( a cui noi tutti
facciamo ancora gli auguri di buona guarigione). Nonostante questo la serata è
stata la dimostrazione che Ferrara pulsa nel suo underground di centinaia,
forse migliaia, di musicisti pronti non solo a farsi la guerra a vicenda ma
anche a collaborare per riuscire a trasformare la loro musica in una
professione a dispetto di crisi, sfruttamenti e raccomandazioni. Tra le 18 e le
21 è stato montato il palco, e fatto il soundcheck ai gruppi; bisogna
ringraziare a questo proposito Davide
Manservisi, fonico che arriva dalla Sae
di Milano, che si è preso la responsabilità di gestire il mixer durante tutta
la serata. Sul “palco” si sono esibiti:
Ai
White Revellers gruppo attivo dal
2009, secondi alla finale bolognese di EmergenzaFestival 2011 e vincitori del concorso nazionale per band emergenti Tresy Keep On Rock 2011 (oggi conosciuto come Evolution Fest, portano soddisfazioni
che caricano di adrenalina il gruppo), tocca il duro compito di aprire le danze
nel momento in cui si inizia a vedere il pubblico affluire nel locale.
I
Dawning Under The River, progetto
acustico di Fabio Formaggi (già
chitarrista nei DMH), prendono il
posto dei Biscuit Suicide ed intrattengono il pubblico con i loro elaborati
pezzi strumentali.
Il Blues Experience Power Duo, ovvero Silvia Zaniboni & Filippo Dallamagnana, entra in scena subito dopo
riportando in vita il sound degli anni ’60, come se fossimo da qualche parte
nel cuore dell’America e non nella vecchia Europa del 2012!
Poi c’è stata la
prima Jam Session, e devo ringraziare Robetro
Morandi (membro dei Sultans Of Swing
con Enrico Testi, Silvia Zaniboni e
Filippo Dalla Magnana)
perché mi ha aiutato a
ricostruire un attimo quello che è successo, ha visto scavare sempre nel grande
repertorio del passato ripescando Caldonia, blues di Luis Jordan (ma
interpretata anche da BB King) in questo caso con un improvvisata apparizione
dietro il microfono di Eleonora Elios Poltronieri
(colei che si sta occupando del Rock In Ade
a Tamara un , tanto per intenderci) e poi, per non lasciare le cose incomplete ti
dico subito dopo Juan, Fulvio, Stefano, Roberto e con Enrico alla voce
hanno fatto La Grange.

I
Different Solution e Silvia & Alice Duo non sono proprio
riuscito a seguirli, purtroppo in quel momento tra amici che mi cercavano, la
coda infinita al bar per un grog, telefonate varie e il mio cambio d’abito per
lo show successivo mi hanno impedito di godere appieno della loro musica. Purtroppo
in 3 giorni non sono riuscito neanche a documentarmi e per farmi perdonare
appena posso non solo parteciperò ai loro show ma mi compererò qualsiasi demo,
maglietta, gadget abbiano preparato per l’occasione! LOL
Dark MetaphysicalHabitudes, o più semplicemente DMH, siamo un gruppo nu
metal/industrial in cui suono il basso. Era il nostro primo show e, nonostante
le imprecisioni date dalla tensione, ci siamo divertiti; speriamo che i ragazzi
in sala abbiano apprezzato lo spettacolo.
Subito
dopo di noi, gli Sheska che sono
ritornati a parlare un hard rock misto glam che ho potuto apprezzare con un po’
più di serenità, finalmente! LOL
I
One Penny Sound hanno fatto delle
ottime canzoni, anche se purtroppo data l’ora hanno avuto la sfortuna di trovarsi
a suonare di fronte a meno pubblico… tanto peggio per chi è dovuto andare via!
HA!
Stessa
sorte anche per i Label 27
(indovinate un po’ chi è il bassista! HA HA HA!) coi quali siamo ancora molto
acerbi ma che stiamo facendo crescere dalle radici del rock nel senso più
classico e contemporaneamente più sperimentale del termine. Dateci ancora un
po’ di tempo. LOL
Poi c’è stata un’altra
jam session di stampo più hard rock, con cover di Deep Purple, Led Zeppelin,
Lynyrd Skynyrd e così via. L’unica pecca di questa parte? E’ che la maggior
parte del pubblico a questo punto era totalmente cambiata. Intendo dire che chi
è arrivato presto a quell’ora era già fuori e chi è arrivato più sul tardi non
s’è perso le prime band. So che è normalissimo per gusti, impegni e tutto il
resto ma perdersi la prima parte o la seconda o la terza di un evento come
questo è come lasciare un discorso a metà per come la vedo io. Fate voi, cari!
<3 <3 <3
Verso
le 3 del mattino la maggior parte del pubblico ha mollato il colpo e sono
tornati a casa, così l’atmosfera è andata sfumando verso quella di una sala
prove più che di una jam session. Alla fine non è rimasto altro da fare che
smontare tutto fino alle 5 e darsi appuntamento al prossimo remake della serata.
Ancora una volta mi permetto di ricordare a tutti che se la serata è stata
possibile è stato grazie ai Biscuit Suicide così lasciatemi ringraziare ancora
una volta questi ragazzi: le band non vedono l’ora di potervi ricambiare il
favore! Stay Rock!
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