domenica 28 agosto 2011

Pesissimo Skianto!

Cosa credete che siano le sbarbine?
Ieri sera quattro ultraventenni sono rientrate in questa categoria. Bionde, more e pure rosse. In amore e un pò oltre il metro e cinquanta. Senza divisioni, tutte in calore.
E il calore, non solo nostro ma anche da parte di tutto il pubblico ferrarese non è mancato. Surriscaldato dalle provocazioni (musicali e non) degli Skiantos.
Gruppo storico bolognese, si è esibito all'interno della manifestazione "Ferrara Music Park" attraendo sul posto un pubblico scalmanato, pazzo e godereccio. Canzoni vecchie di vent'anni ancora sulla bocca di tutti.
"Merda d'artista" accompagnata da una introduzione ironica. "Gelati", "Calpesta il paralitico", "Ti rullo di cartoni", "Sesso e Karnazza". Riff vincenti e accordi anarchici. Tra un pezzo e l'altro volavano insulti, gestacci e proposte bollenti.
Mi aspettavo qualche sputo in testa. Ricordo che una vecchia intervista su "Rolling Stone" descriveva il gruppo nel pieno del suo successo e spirito ribelle. Insulti palesi ma anche finezze di carattere educativo-denigratorio. Qua e là qualche sputo. Non si arrivava al vomito sulle teste dei fan, ma arrivare allo sputo era qualcosa di assai rilevante nell'Italia del '77. Il nostro Johnny Rotten era ed è tuttora Freak Antoni, il cantante. No un attimo: cantante è un pò riduttivo. Sistematosi con un leggio sul palco, con la maglia infilata nei pantaloni della tuta ha decretato: "Eh già...sono ancora qua!"
Un esempio pratico per capire con chi abbiamo avuto a che fare. Fare il verso a Vasco Rossi è stato sicuramente il top, ma se a farlo è uno come Freak Antoni, con il volto scavato e la faccia malandrina come non mai...beh si può solo godere nel profondo, applaudendo come a un convegno del PD.
A questo è seguito un pogo scalmanato, fatto a piedi nudi sull'erba. Nuvole di polvere che si alzavano nell'aria, mischiate a sudore. Coppiette che prendendosi per mano, ruotavano tra energumeni di ogni credo musicale in una danza scatenata.
Noi saltavamo urlando, seguendo il delirio collettivo.
Fino al momento che avrebbe cambiato davvero la nostra serata: le mutande della nostra amica rossa sul palco. Anzi, il perizoma (perchè è più concretamente trash). Lanciato appositamente mentre venivamo deliziati da un bis coi fiocchi: "Le sbarbine". La loro canzone forse più conosciuta assieme a "Italiano terrone che amo" e "Sono un ribelle mamma". Il perizoma è volato dietro gli amplificatori, mentre parte del pubblico accorgendosene, ha fischiato e applaudito.
Finita la musica, in molti se ne sono andati. Appagati. Ma chi sa fare il suo mestiere rimane, aspettando che la band scenda dal palco e vada nel backstage all'aperto. Insomma sto parlando del mestiere della stalker di gruppi musicali. Così abbiamo incrociato il chitarrista: Luca "Tornado" Testoni. Scoprendo le fautrici del lancio della mutanda, visibilmente scosso da ammirazione (forse anche compassione per la nostra demenza) ci ha lasciato entrare nel backstage. Chiacchere e battutacce a non finire. Bevuta in compagnia, ottima. Non c'era spazio a indagini professionalmente musicali. Semmai lo spazio era quello che lasciava libero la rossa, consegnando anche il reggiseno. Da vere buongustaie.

Concerto del 19_08_2011, Ferrara

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